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PREMESSA |
MATERIE PRIME Modifiche |
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MATERIE PRIME |
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LA TEORIA | ||||||||||||||||||||||||
LA STORIA
MODIFICHE PROVE ADDITIVI TABELLE RICICLAGGIO
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Qualsiasi materiale plastico puō venire modificato per variarne le caratteristiche, sia in fase di polimerizzazione (principalmente per modificarne modulo o fluiditā) sia in una fase successiva con l'aggiunta di cariche che potranno aumentarne la rigiditā, il peso specifico, la resistenza all'usura. Queste cariche potranno essere utilizzate come rinforzo sotto forma di particelle disposte in modo disordinato o sotto forma di una struttura di fibre che, a seconda di come verrā stampato il manufatto, potranno disporsi in modo continuo o discontinuo. Scegliendo di modificare un materiale con particelle (carbonato di calcio, caolino, mica, grafite, talco, sfere di vetro, ecc.), il miglioramento di alcune caratteristiche verrā ottenuto a scapito di altre ( per esempio una maggiore rigiditā a scapito di una maggiore fragilitā). Al contrario utilizzare delle fibre potrā portare ad un aumento di entrambe le caratteristiche ( a condizione che il manufatto venga stampato correttamente).
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IN PRATICA |
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In pratica molte volte si cerca di sostituire un prodotto con un altro modificato con cariche. Un esempio č il Polipropilene caricato con il 10% di talco, in questo caso utilizzato per ottenere il peso specifico dell'ABS. L'utilizzo di fibra di vetro nelle poliammidi ha permesso di sostituire particolari prima realizzati in metallo pressofuso con una notevole riduzione dei costi e la stessa cosa sta avvenendo nuovamente con il polipropilene che sta lentamente sostituendo le poliammidi. |
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"Modifiche" fine |
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